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Scrittura immaginale: dialogare con l’invisibile attraverso simboli, sogni e archetipi

 C’è un tipo di scrittura che non cerca di spiegare, ma di evocare. Una scrittura che non nasce dalla testa, ma da un luogo più profondo — dove immagini, sogni e simboli ci parlano in silenzio. È la scrittura immaginale, e più che una tecnica, è una soglia. Una soglia tra il visibile e l’invisibile. Tra la vita che accade e ciò che ci attraversa dentro, spesso senza parole. Un dialogo con ciò che Jung chiamava “immagini dell’anima”: quelle visioni interiori che non possiamo controllare, ma solo accogliere.  Scrivere con le immagini dell’anima Quando scriviamo in modo immaginale, ci mettiamo in ascolto di figure, paesaggi, frammenti che emergono dalla profondità. Un sogno notturno. Una visione improvvisa mentre siamo in cammino. Un simbolo che ritorna, ostinato, senza apparente ragione. Non serve comprenderli subito. Serve stare. Guardare con rispetto, come si guarda un messaggero. Possiamo chiedere: - chi sei? cosa vuoi dirmi? - che messaggio mi stai portando?  - c he par...

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