Parole e incantesimi
Punta in
alto.
Crea
immagini di te stesso assolutamente magnifiche.
Si può fare
con le parole. Le parole giuste organizzate nel giusto ordine.
L’invito di
Paolo Borzacchiello, nel suo Stai calmo e usa le parole giuste nel giusto
ordine (WideEdizioni), è di fare uso delle parole in modo sempre più
consapevole.
Le parole,
spiega Borzacchiello, hanno un peso specifico. Ogni parola infatti è collegata a
concetti, idee, stati d’animo, emozioni, attraverso un processo di relazione
stretto con le nostre reazioni
emotive e fisiche. Corpo, emozioni e pensieri sono strettamente collegati e in
costante relazione. Il nostro corpo, per esempio, risponde con contrazioni dei
muscoli, cambio di postura, cambiamento del ritmo di respirazione, all'ambiente circostante e influenza così stati d’animo di paura, ansia, felicità,
eccitazione.
È importante,
dunque, scegliere le parole che usiamo. Sceglierle con cura, affinché possiamo
sempre più spesso, e in contesti sempre più differenti, riuscire noi stessi a decidere
che tipo di reazioni avere a livello emotivo e comportamentale. E anche il tipo
di reazione che chi ci ascolta o chi ci legge può sperimentare.
Spesso
usiamo il nostro linguaggio in modo automatico, con intercalari e modi di dire
che non sempre ci appartengono ma che ripetiamo in modo costante, a volte
ossessivo, e che ci legano a stati d’animo ed emozioni che non sempre ci fanno
bene. Ancora più spesso ci capita di voler comunicare qualcosa e di ottenere
dal nostro interlocutore una reazione completamente diversa da quella
desiderata.
Scegliere le
parole giuste, secondo Borzacchiello, non è comunque sufficiente o esaustivo di
una buona comunicazione. Bisogna anche saperle organizzare ed esprimerle nel
giusto ordine. Nel suo libro propone diverse tecniche ed esercizi.
Quello degli
“incantesimi verbali” è un esercizio che sembra offrire buoni risultati sul
lavoro che ognuno può fare sulla propria personalità, sulla percezione che
abbiamo di noi stessi e di ciò che ci circonda. Si tratta di una formula verbale che utilizza
l’uso di verbi, aggettivi e avverbi in una specifica sequenza.
La formula è
questa:
IO SONO +
AVVERBIO + AGGETTIVO + E FACCIO … + PERCHE’….
Il potere di
questa formula risiede nell’uso di alcuni elementi del linguaggio che stimolano
il cervello in modi diversi.
“E faccio”,
agisce direttamente nella sfera dell’azione, del comportamento e pone quest’incantesimo
sul piano della concretezza, qualcosa che ha a che fare con l’aspetto pragmatico,
fattivo della nostra realtà e quotidianità.
La
congiunzione “perché” ha, infine, un forte potere persuasivo, in quanto
legittima la frase nella mente di chi la pronuncia. A quel “perché” segue una
spiegazione che ha il potere di rendere credibile sia la prima che la seconda
parte della frase incantata.
Per esempio:
Io sono + straordinariamente + abile + e ottengo grandi risultati + perché
riesco sempre a trovare una soluzione.
Io sono + Incredibilmente + felice + e so trasformare ogni
sfida in una vittoria + perché la vita mi offre sempre grandi opportunità.
Bisogna
lavorarci su, trovare ognuno i proprio aggettivi e le qualità che possiede o
che desidera possedere nei vari contesti che lo riguardano. È importante
scrivere almeno un paio di incantesimi verbali personali e ripeterli più volte
al giorno, a voce alta. Anche se ci sembrerà stupido quello che abbiamo scritto
e inutile star lì a ripetere frasi_incantesimo che non ci convincono. Il
cervello, spiega Borzacchiello, molto pigro, la nostra voce critica e di
auto-critica è molto potente, ma a forza di ripetere il cervello impara e
quella voce che all’inizio avrà tentato di sabotarci, alla fine ci aiuterà a
credere in ciò che ha ripetuto.
Non ci resta
che provare per credere.
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