Le parole influenzano
i nostri comportamenti e i nostri “sistemi” di pensiero, perché sono collegate
a determinate aree del cervello che a loro volta stimolano la secrezione di ormoni
e condizionano l’umore e il conseguente stato emotivo.
Ci sono parole
energetiche e parole invece energivore.
Lo spiega Paolo Borzacchiello, esperto di
intelligenza linguistica e Programmazione Neuro Linguistica, nel suo “Stai calmo e usa le parole giuste nel giusto ordine”.
Le parole infatti hanno a che fare
con l’energia: la generano, la trasmettono, e soprattutto ci sono quelle che la
procurano (parole energetiche) e quelle che invece la consumano (parole energivore).
Per esempio:
NIENTE è una parola energivora; BELLO è una parola energetica.
Agire sul
linguaggio, vuol dire quindi agire sul
sistema dei pensieri e sulle aree cerebrali che orientano l’azione e il comportamento.
Ecco perché è così importante e utile scegliere le parole giuste, non solo per
comunicare con gli altri, ma anche per parlare a noi stessi di noi stessi.
Usare le
parole giuste vuol dire scegliere attentamente le proprie parole, orientandole
a seconda del risultato che intendiamo
raggiungere, degli obiettivi che vogliamo ottenere, del sistema di pensiero più
utile e congeniale alla nostra situazione. Le parole giuste serviranno a vedere
le cose che succedono in modo diverso, a focalizzare meglio l’ambiente che ci
circonda e finiranno per essere la chiave per accedere alle nostre
potenzialità, affrontare le nostre difficoltà, influenzare la nostra
quotidianità e dunque la nostra intera esistenza.
Paolo
Borzacchiello propone numerosi esercizi per aiutarci a trovare ognuno le
proprie parole giuste. Una tecnica che ho trovato davvero interessante, coinvolge
non solo il linguaggio ma anche la scrittura. Si chiama Priming Inconscio e funziona così:
1. Pensa ad una precisa situazione in cui ti trovi e che vorresti cambiare.
2. Annota le parole che utilizzi quando ne parli e la descrivi.
3. Scegli con cura parole e verbi che possono rendere più attivo il tuo discorso.
4. Scrivi alcune frasi o modi di dire che puoi usare nel linguaggio di tutti i giorni in modo che diventino una sorta di tuoi intercalari.
5. Ripeti tutto a voce alta, quotidianamente, per far si che il cervello attivi nuove aree cerebrali e un nuovo sistema di
pensiero, quindi un comportamento funzionale per cambiare effettivamente la
situazione di partenza.
Un altro
metodo davvero potente è quello degli Incantesimi
Verbali, anche questo proposto da Paolo Borzacchiello nel suo libro. Serve a
ristrutturare le convinzioni limitanti, quelle che ci guidano spesso inconsciamente
nel ripetere sempre gli stessi errori, limitando appunto la nostra capacità di scovare
soluzioni alternative.
Questi incantesimi hanno il potere di agire su diversi
livelli della personalità, della percezione di sé stessi e dell’ambiente
circostante.
La forza di
questo modello risiede nell'uso di precisi elementi del linguaggio che agiscono
direttamente sull'identità e sul cervello: sono verbi, avverbi e aggettivi. Che
vanno ovviamente organizzati nel modo giusto.
L’incantesimo, infatti, è composto da questa precisa formula
sintattica:
IO SONO
(Si aggiunge
un) AVVERBIO
(Poi si
aggiunge un) AGGETTIVO
E FACCIO (si aggiunge una specifica azione o comportamento)
PERCHE’ (si
aggiunge una motivazione o una reale conseguenza dell’azione)
Ecco un paio
di esempi:
IO SONO
ICREDIBILMENTE
CAPACE
E OTTENGO
RISULTATI
PERCHE’
RIESCO SEMPRE A TROVARE UNA SOLUZIONE.
IO SONO
STRAORDINARIAMENTE
SOCIEVOLE
E SORRIDO
SEMPRE
PERCHE’ LA
VITA MI OFFRE GRANDI OPPORTUNITA’
Il giusto
ordine, spiega Borzacchiello, è orientato a potenziare ed esaltare gli effetti
di tutta la frase_incantesimo.
Il verbo
“essere”, IO SONO, è un forte e preciso richiamo alla nostra identità.
L’avverbio
messo prima dell’aggettivo (negli esempi incredibilmente-straordinariamente - …)
serve ad esaltare gli effetti di quest’ultimo.
L’aggettivo (capace - socievole - …), potenzia il senso di identità, accendendo ancora una volta i
riflettori su una caratteristica dell’IO.
Aggiungere
un’azione o un comportamento concreto, “e faccio” (ottengo risultati - sorrido -
….), incide positivamente sul movimento che spinge ognuno di noi a guardare
avanti e raggiungere i propri obiettivi.
Il “perché”
ha un potere persuasivo e rende credibile tutto l’incantesimo (riesco sempre a trovare una soluzione – la vita mi offre grandi opportunità’….). Nel libro, Borzacchiello fa altri esempi che possono aiutare a trovare e inventare i
propri incantesimi.
Ognuno di
noi, infatti ha le proprie parole. Riconoscerle, e cambiarle laddove è
necessario, richiede attenzione e impegno ma offre grandi risultati. Carta e
penna (ma anche la tastiera va sempre bene) saranno gli attrezzi indispensabili
per fissare le nostre parole, riorganizzarle nel giusto ordine ed esprimerle
nella struttura linguistica più efficace.
Bisogna mettersi
all’opera! Aggiustiamo le nostre parole e lasciamo che ci aiutino a percorrere
sempre strade nuove ed esplorare nuove storie.
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